PATOLOGIE
SEZIONE VIDEONell’unità di laringologia, diretta dal Prof. Giorgio Peretti, particolare attenzione è rivolta alla diagnosi e cura della patologia benigna e maligna della laringe e dei disordini della voce. Il Paziente viene accolto presso l’ambulatorio di laringologia e sottoposto routinariamente ad un esame videolaringostroboscopico ed ad un’analisi computerizzata della voce indispensabili ad una corretto inquadramento diagnostico ed ad una pianificazione terapeutica in termini di cura medica, logopedica, chirurgica o di combinazione della stesse. Le patologie laringee più comunemente esaminate e curate presso il Nostro Centro comprendono:
- lesioni benigne acquisite delle corde vocali (noduli, polipi, cisti, granulomi ecc.)
- lesioni benigne congenite delle corde vocali (cisti, vergeture , sulcus vocalis ecc.)
- lesioni pre-cancerose laringee (papillomatosi, displasie ecc.)
- tumori maligni laringei
- disfonie funzionali (non organiche/psicogene)
- disfonie su base neurogena (paralisi, disfonia spasmodica ecc.)
- traumi
Il Laser a C02, introdotto nel trattamento della patologia laringea da Strong e Jako nel 1972, rappresenta a tutt’oggi il laser di prima scelta nella chirurgia endoscopica laringea per le sue caratteristiche biofisiche. L’evoluzione tecnologica, con l’introduzione di differenti modalità di emissione dell’energia e di micromanipolatori in grado di focalizzare il raggio incidente ad un diametro inferiore ai 300 micron (Acuspot ed Acublade), ha permesso in questi ultimi anni il suo impiego anche nella microchirurgia laringea. Il laser a C02 produce un’energia elettromagnetica non ionizzante nel campo delle radiazioni infrarosse, con una lunghezza d’onda di 10.6 µ.; queste caratteristiche fisiche rendono indispensabile la trasmissione del raggio attraverso un sistema articolato di specchi e l’accoppiamento con un laser guida elio-neon coassiale. La lunghezza d’onda, cui consegue un elevato coefficiente di assorbimento nell’acqua e di conseguenza una ridotta penetrazione nei tessuti molli, conferisce al Laser a C02 qualità ottimali per ottenere il minimo danno termico dei tessuti, che tuttavia non può prescindere da un’oculata selezione della quantità e della modalità di emissione dell’energia. Di conseguenza il risultato chirurgico sarà condizionato da una corretta impostazione dei parametri: potenza (Watt), tempo di esposizione (millisecondi), diametro dello spot (micron) e modalità di emissione (continuo, pulsato o superpulsato). I vantaggi intraoperatori offerti dal laser a C02 sono rappresentati dalla possibilità di operare con un unico strumento chirurgico all’interno del laringoscopio, con una migliore visualizzazione del campo operatorio, nonché di condurre la procedura chirurgica in campo pressoché esangue, per la concomitante azione di taglio dei tessuti e coagulazione dei vasi di diametro inferiore a 0,5 mm.